Nel 2015 la ripresa degli studi e delle indagini riguardanti l’antico insediamento del
Bec Berciassa rappresenta una nuova occasione di ri-scoperta dell’importanza storica del
sito e della sua valorizzazione, ma soprattutto è una straordinaria opportunità di
scoperta di nuovi dati tramite l’applicazione di una serie di nuove metodologie di
indagine scientifiche e l’apertura di nuovi saggi archeologici stratigrafici.
Infatti fino a quel momento restavano ancora ignote le dimensioni e l’articolazione
dell’intero abitato, le modalità di occupazione dell’altura
(sia nell’età antica e sia in epoche successive)
e l’esistenza di eventuali altre strutture nelle immediate adiacenze.
La ripresa della ricerca scientifica vuole contribuire alla ricostruzione
di aspetti oggi ancora non conosciuti riguardanti le origini del popolamento della
bassa Valle Vermenagna ed in particolare del territorio alpino posto alla confluenza
dei torrenti Gesso e Vermenagna, nonché all’area perialpina più generale delle
Alpi sud-occidentali.
Il tema della frequentazione delle aree montane interne ha assunto di recente
una notevole rilevanza nell’archeologia dei paesaggi anche del comparto alpino
nord-occidentale e rappresenta un campo in cui l’applicazione di metodologie
aggiornate integra l’interpretazione dei modelli insediativi con quella degli
indici di sostenibilità ambientale.
Il taglio scelto per il proseguimento della ricerca non pone limiti cronologici all’indagine,
ma mira a mettere in luce gli elementi costitutivi del paesaggio, o meglio dei paesaggi,
dalla preistoria ad oggi.